Buoni spesa

Immediatamente dopo l’uscita dell’ordinanza della Protezione Civile del 29 marzo scorso, il sindaco Fabio Fecci ha messo in moto la macchina amministrativa per le procedure necessarie all’erogazione dei buoni spesa alle famiglie messe in difficoltà dalle prescrizioni legate all’attuale emergenza sanitaria da Covid 19 : dal 1 aprile era disponibile per i cittadini l’autocertificazione con cui fare richiesta e già dal 6 aprile – dopo le necessarie valutazioni dei Servizi Sociali sull’ammissibilità delle istanze pervenute – si è avviata la distribuzione dei buoni spesa nell’atrio di accesso al municipio. La raccolta delle domande è stata riaperta tre volte per intercettare il maggior numero possibile di famiglie, la distribuzione dei buoni si è conclusa il 17 aprile scorso.
Questi i numeri dell’iniziativa: 344 le domande pervenute al Comune delle quali 270 sono state accolte perché regolari dal punto di vista dell’autodichiarazione dei requisiti prescritti, 69mila Euro la somma complessivamente distribuita, esaurendo così il contributo della Protezione Civile.
I buoni sono stati creati con tagli da 10, 20 e 50 Euro per facilitarne la spendibilità, la somma destinata andava da 100 Euro per famiglie con un solo componente, 200 Euro per i nuclei con due persone, per arrivare con progressiva gradualità fino ad un importo massimo di 400 Euro per le famiglie con sei o più componenti. La media dell’importo dei buoni distribuiti è stato di circa 260,00 Euro, a testimonianza della prevalente presenza di famiglie composte da tre/quattro persone .
<< Con tempistica davvero ottima, devo dire >> questo il commento del sindaco Fabio Fecci << abbiamo distribuito i buoni spesa esaurendo totalmente il fondo governativo. I buoni sono stati destinati a quanti hanno dichiarato sotto la propria responsabilità – nella consapevolezza che in caso di dichiarazioni false sono penalmente perseguibili - di essere in stato di bisogno per gli effetti dei provvedimenti restrittivi dettati dall’emergenza Coronavirus, nello spirito del fondo della Protezione Civile. Tengo a precisare che non hanno potuto essere accolte le domande di quanti hanno dichiarato difficoltà causate da assenza dal lavoro per malattia, da redditi bassi o da persone con pensioni minime. Abbiamo comunque preso in carico tutte queste richieste, che rientrano nella gestione ordinaria del sociale in quanto segnalano situazioni preesistenti e indipendenti dall’emergenza Covid, le stiamo valutando in sinergia con ASP (cui compete la gestione di adulti e minori) e rassicuro sul fatto che sto monitorando perché vengano seguite con attenzione e celerità. Stiamo attendendo gli annunciati provvedimenti governativi circa le ulteriori risorse destinate ai Comuni per sostenere i cittadini, auspico che siano interventi che possano dare un supporto significativo, da parte nostra è in corso una verifica del bilancio al fine di convogliare tutte le risorse possibili nei capitoli del sociale, per aiutare quanti sono in difficoltà, ma tutti auspichiamo che lo Stato faccia doverosamente la propria parte in tempi veloci. I Comuni – e quindi i cittadini - soprattutto negli ultimi anni sono stati chiamati pesantemente a contribuire alla finanza pubblica e hanno dato tanto, è ora di vedere anche un po’ di giusta reciprocità>>
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