IL 18 MARZO LA COMUNITA’ NOCETANA, RAPPRESENTATA DAL SINDACO FABIO FECCI, ONORA LE VITTIME DEL COVID NELLA PRIMA GIORNATA A LORO DEDICATA

Anche il sindaco Fabio Fecci, in accordo con i sindaci del parmense ed accogliendo l’appello del presidente dell’ANCI Antonio Decaro, si è unito a tutti i primi cittadini italiani nella celebrazione della Prima Giornata Nazionale dedicata alle Vittime della pandemia di Covid 19, ufficialmente sancita nella data del 18 Marzo da una legge approvata ieri dal Senato, nell’indelebile ricordo di quella processione di camion militari che trasportavano le bare, allontanandosi dal cimitero di Bergamo al collasso, proprio il 18 marzo dello scorso anno.

Alle ore 11 davanti al municipio di Noceto dal quale pendevano le bandiere a mezz’asta in segno di lutto, il Sindaco con indosso la fascia tricolore e di fianco al gonfalone, alla sola presenza di due agenti di Polizia Municipale, ha osservato un minuto di silenzio per onorare, in rappresentanza di tutta la comunità nocetana, tutti quanti hanno perso la vita a causa della pandemia ed il sacrificio del personale sanitario impegnato in questa drammatica emergenza. A fare da sottofondo lo squillo di tromba del silenzio e l’inno nazionale.

A seguire, il Sindaco si è recato per la deposizione di una corona di fiori presso il cimitero comunale del capoluogo, i cui cancelli sono ancora chiusi alla cittadinanza, alla presenza del parroco Don Daniele Franciosi.

<< Una commemorazione silenziosa e deserta >> commenta il primo cittadino << come in tempo di pandemia ormai siamo costretti a fare, ma piena di significato e di commozione. Anche Noceto piange le sue vittime del Covid 19, ad oggi sono 32 dall’inizio dell’epidemia, persone che spesso non hanno neppure potuto ricevere un degno saluto di commiato e che ci hanno lasciato silenziosamente. Tanti di loro li conoscevo personalmente, a tutte le famiglie anche in questo momento voglio testimoniare la mia vicinanza. Come dispone la legge istitutiva della Giornata Nazionale delle Vittime del Covid 19, ci attiveremo per mettere in campo e strutturare iniziative volte a rinnovare la memoria condivisa, sia delle vittime sia dell’impegno straordinario del personale sanitario, dei volontari, che fin dall’inizio hanno lottato per fronteggiare un’emergenza che ancora purtroppo non è terminata, ma dalla quale si esce solo con il vaccino e la responsabilità individuale. Preciso infine che il primo luogo pubblico che riaprirò sarà il cimitero e auspico davvero di poterlo fare quanto prima, comprendo la sofferenza di non potersi recare sulle tombe dei propri cari >>

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Il video della Commemorazione