RIPARTONO LE VISITE FAMIGLIARI ALLA CRA DI NOCETO

Da venerdì 2 aprile sarà possibile per i familiari degli ospiti della Casa Residenza Anziani “Pavesi-Borsi” di Noceto prenotare una visita in sicurezza secondo il protocollo approntato da ASP Distretto di Fidenza

Fidenza, 31 marzo 2021 –  Da venerdì 2 aprile sarà possibile per i familiari degli ospiti della Casa Residenza Anziani Pavesi-Borsi di Noceto prenotare una visita, contattando telefonicamente la struttura – telefono 0521/625263 -  secondo il protocollo di sicurezza predisposto da ASP Distretto di Fidenza. Il protocollo prevede un questionario telefonico che sarà poi sottoscritto dal familiare al momento della visita. Il familiare dovrà inoltre sottoscrivere il “Patto di corresponsabilità”. Le visite – per il momento ancora in numero limitato – avverranno con l’utilizzo dei dispositivi di protezione personale in luoghi definiti e muniti di tutti gli strumenti protettivi.

La Pavesi-Borsi ha interrotto, come da disposizione nazionale e regionale, le visite dei familiari nell’ottobre scorso. Nel frattempo è stato eseguito il percorso vaccinale su ospiti e personale e sono trascorsi i tempi definiti da protocollo per la “copertura” degli ospiti da rischio contagio. ASP Distretto di Fidenza ha quindi posto due condizioni alla riapertura: la totale assenza di casi Covid, come previsto peraltro dai protocolli di Azienda Usl e dalle disposizioni normative, e il parere positivo del medico di struttura. Le due condizioni si sono realizzate ora sulla struttura di Noceto e per questo motivo è stata resa possibile la riapertura. Non appena queste condizioni si realizzeranno anche sulle altre strutture a gestione ASP si procederà all’attivazione delle visite secondo il protocollo predisposto per la struttura di Noceto.

«Abbiamo deciso di riattivare le visite dei familiari secondo principi e regole stringenti pur in un quadro confuso e contradditorio e senza disposizioni chiare ne da parte del Governo ne da parte della Regione – afferma il Presidente di Asp Distretto di Fidenza Massimiliano Franzoni –. Abbiamo vissuto prima la sofferenza del Covid-19, che ha colpito in modo più o meno intenso tutte le nostre strutture, e da mesi viviamo la sofferenza degli ospiti e dei familiari per la forzata distanza. Abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo anche con investimenti importanti e progetti innovativi. Non possiamo però rimanere eternamente nel limbo. Ci siamo dati regole precise e paletti ferrei consapevoli che non esiste il rischio zero e non esisterà ancora per molto tempo ma si possono alzare barriere molto alte. Avere la struttura libera da Covid-19, avere concluso il percorso vaccinale e avere il parere favorevole del medico di struttura ci sembrano garanzie importanti unitamente al protocollo di sicurezza da noi predisposto. Auspichiamo anche che gli organi preposti a partire dalla Regione e dal Ministero della Salute si pronuncino in modo chiaro dopo le ambiguità di questi mesi. ASP Distretto di Fidenza ha scelto la trasparenza e oggi rende pubbliche le proprie scelte senza scorciatoie e senza soluzioni in palese contrasto con la normativa di accesso alle strutture».

<< Poter riaprire la Casa Protetta >> commenta il sindaco Fabio Fecci << ai familiari degli ospiti è una fra le notizie più belle che si possano dare in questo periodo di pandemia, ricordando che ancora occorre essere al massimo responsabili. Questa riapertura si è resa possibile grazie alla vaccinazione sia degli operatori sanitari che degli ospiti,  in modo particolare rispetto ad altre strutture in quella di Noceto non ci sono casi di positività. Credo che questo sia il miglior regalo che si possa fare in attesa della Pasqua, forse non è nemmeno possibile immaginare la commozione con cui verrà vissuto questo momento di incontro. Un ringraziamento particolare alla coordinatrice Veronica Paulli ed al personale sanitario,  che hanno lavorato in questo lungo anno di pandemia, per la professionalità con cui tutti i giorni operano, tenendo presente che a maggior ragione in questo periodo hanno dovuto anche sopperire all’assenza dei familiari dimostrando tutta l’umanità possibile >>

 

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