Sanguinaro

 

Questa piccola frazione fu teatro di violenti scontri: si ritiene che il toponimo risalga ai tempi di Federico I Barbarossa (1152-1199) quando, dopo una tragica battaglia, il sangue dei combattenti era così copioso nel canale da azionare le ruote del mulino. In realtà, le acque rosse sono dovute alla presenza di terreni ricchi di ferro nelle campagne a monte. Si segnala, per il notevole valore storico ed artistico, la chiesa romanica dedicata ai Santi Simone e Giuda. Eretta agli inizi dell’anno 1000, viene menzionata per la prima volta in un atto di donazione del 1080. Essa ha subito alcune modifiche nel corso dei secoli ma conserva la parte absidale originaria. Le pitture del catino sono del 1300. L’affresco raffigurante la Madonna col Bambino tra i SS. Simone e Giuda è di epoca quattrocentesca, mentre l’abside è stata restaurata ed ornata nel 1578 ad opera del cavaliere dell’Ordine di Malta Alessandro Burzio. E’ interessante, inoltre, la cripta in stile romanico, costruita in sasso e mattoni e suddivisa da colonne in tre navate che terminano ciascuna con un’abside. Dopo il 1910 è stata costruita la canonica, addossata alla struttura della pieve. In epoca medievale furono costruiti a Sanguinaro due ospedali con lo scopo di offrire ospitalità ed assistenza ai pellegrini di passaggio. A testimoniare il luogo di pellegrinaggio, in un archetto laterale sono stati ritrovati i resti di un affresco con San Cristoforo, protettore, insieme a San Rocco, dei pellegrini e dei viandanti. 

Le nuove lottizzazioni ultimate tra il 2005 ed il 2010 hanno ridisegnato la frazione. Da segnalare la presenza del centro civico, ufficialmente aperto a luglio 2015, che l'Amministrazione Comunale ha voluto come spazio di aggregazione per la cittadinanza.