Pontetaro

Al tempo dell'antica Roma, il Taro era navigabile. Già i Borbone, nel 1700, pensavano di costruire un ponte, nel frattempo la stessa famiglia nobile, che all'epoca governava il territorio Parmense, aveva messo a disposizione un efficiente servizio di barcaioli a pagamento per attraversare il fiume da una sponda all'altra.

La storia della frazione è stata nel tempo segnata dalla pesante situazione di risultare "tagliata a metà" dalla via Emilia, finchè, con il declassamento dello storico asse viario nel 2006 che ne ha escluso il transito ai mezzi pesanti, si è dato il via a quel percorso di riqualificazione che ha dato una svolta alla vivibilità del centro abitato. La risagomatura della via Emilia, la creazione di infrastrutture - percorsi pedonali, rallentatori di velocità, potenziamento della pubblica illuminazione - la creazione di nuovi quartieri residenziali, i due centri civici e il complesso sportivo "Christian Mori", realizzati fra il 2005 ed il 2009, le due rotatorie nei punti di accesso e l'installazione, avvenuta nel 2016, di un sistema di videosorveglianza hanno contribuito certamente a rendere la frazione più vivibile e sicura.